Descrizione
Divertimenti:
Cicloturismo, escursioni naturalistiche a Pantalica e nella Valle dell’Anapo.
Ferla è la “porta” di Pantalica, distante solo 11 km dalla necropoli rocciosa che, insieme con la città di Siracusa, è dal 2005 «Patrimonio Mondiale dell’Umanità». La necropoli di Pantalica è uno dei più importanti luoghi protostorici siciliani: vi si visitano il “palazzo del principe”, o Anaktoron, l’unico edificio megalitico di tipo miceneo, costruito con grossi blocchi di pietra, rimasto in Sicilia; il villaggio bizantino di San Micidario; le necropoli sparse lungo la collina; e si può scendere in fondo alla valle, dove le fresche acque del torrente Calcinara scorrono incassate tra le alte pareti del canyon. Più vicino a Ferla, a un solo km dall’abitato, su una balza rocciosa è stata rinvenuta la necropoli di San Martino, una serie di sepolcri ipogei di età cristiana all’interno di anfratti già impiegati nell’età del Bronzo. Si tratta di sepolture ad arcosolio e baldacchino, la principale delle quali, collocata all’estremità occidentale della scarpata, è nota come “grotta di Dionisio” per un’iscrizione rinvenuta, relativa a un importante presbitero locale di nome Dionisio. Risalendo un po’ più in alto del costone roccioso, si trova un altro ipogeo chiamato “grotta di Sant’Anna” per la presenza di un affresco medievale raffigurante la santa.
Il borgo si propone oggi come fucina del riciclaggio creativo, grazie all’associazione “Ricicreo Ferla” che ha già compiuto diversi interventi contro lo spreco di risorse.
Eventi:
Celebrazioni della Settimana Santa:
il giovedì santo, visita ai sepurcuri, gli altari allestiti nelle chiese con fiori e grano germogliato in ricordo dell’Ultima Cena, e processione del “Cristo alla colonna” (u Signuri a canna) in ricordo della flagellazione; il venerdì santo, processione pomeridiana del Cristo crocifisso accompagnato dall’Addolorata e processione serale della Madonna, ricoperta da un manto nero, alla ricerca del figlio perduto; in tarda serata, suggestiva fiaccolata (sciaccariata) per accompagnare Gesù Risorto lungo la via Sacra fino al convento dei Cappuccini; la domenica di Pasqua, a mezzogiorno, celebra u Scontru, l’incontro tra le statue della Madre e del figlio Risorto, culminante nella caduta del manto nero della Madonna in segno di gioia.
Festa del Tartufo Nero di Ferla,
18-19 luglio.
Festa di San Sebastiano,
20 luglio: istituita nel 1642 da Papa Urbano VIII, la festa del patrono inizia a mezzogiorno con l’uscita, dalla chiesa a lui intitolata, della statua in legno d’arancio del 1530 portata in processione per le vie del paese dai Nudi, così chiamati per la veste bianca con fascia rossa in ricordo delle ferite del martire.
Cardacia,
agosto: è la versione estiva del carnevale siciliano con balli, carri allegorici e gruppi mascherati.
Lithos,
fine agosto – inizio settembre: la scalinata del convento dei Cappuccini ospita una rassegna nazionale di musica popolare, acustica e contemporanea.
FerlaCometa,
periodo natalizio: accensione della più grande stella cometa di Sicilia, realizzata da maestri artigiani locali, e allestimento di presepi, di cui uno vivente.
Piatti tipici:
Si va dalla focaccia casereccia ripiena di bietole selvatiche, pomodorini essiccati e tocchetti di salsiccia, alla salsiccia di suino di Ferla, apprezzata in tutta la regione. Ottimi i dolci, dalle cassatine pasquali ripiene di ricotta dolce e cannella, alle sfingi, zeppole fritte nell’olio e condite con miele o zucchero, che accompagnano la festa di novembre di San Martino.