Lo spirito del luogo

Il cuore pulsante della storia

Il cuore pulsante della storia batte in questo piccolo centro della Val di Noto ricostruito dopo il terremoto del 1693 che fece tabula rasa di gran parte della Sicilia orientale. E’ così che questa parte dell’isola, ricostruita nelle esuberanti forme del barocco, è diventata un atlante di architetture talmente prezioso da meritare il titolo Unesco di «Patrimonio dell’Umanità». In più, Ferla ha nel sottosuolo e nelle grotte tutto un rigoglio di pre-esistenze arcaiche e complessi rupestri che vanno dai greci alle prime comunità cristiane, dai bizantini ai longobardi e ai normanni passando forse per gli arabi. Da tale aggrovigliato sistema di abitazioni-grotta, vicoli e stradine, è nato il borgo normanno poi distrutto dal sisma. Oggi, nell’impianto urbanistico a forma di croce della ricostruzione settecentesca, risplendono soprattutto le chiese, una più bella dell’altra, poste su un percorso, la “via sacra”, che è un ininterrotto scenario barocco. E, tutt’intorno, gli ulivi, i carrubi, i mandorli, le vigne e i muretti a secco della campagna iblea.

Pagina aggiornata il 09/06/2023

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